Una raccolta di miniature esistenziali che "parlano" dei paradossi della vita. I racconti mettono in luce il contrasto tra tenerezza, dignità, naturalezza (tenui profumi della vita) e imbecillità umana. La narrazione assume il ruolo di testimone di una scenografia consueta nella quale i tratti umani si snaturano assumendo un profilo artificioso. In questo scenario la vita contemporanea diventa spettacolo, rappresentazione, finzione scenica, realtà virtuale, invade una quotidianità abitata da individui che indossano "maschere" esistenziali che li rendono "attori del nulla". Involucri girovaganti per il mondo, questi personaggi hanno colonizzato ogni aspetto o piega della vita, facendo assumere all'assurdo e all'insignificante il volto della normalità. In questa recita - indignati, allibiti e smarriti - gli spettatori rimasti cercano di difendere la naturalezza. Questi racconti sono un umile tributo alla loro dignità e alla loro sofferenza.