Gianna Venturi ci racconta una storia vera, quella della sua vita e della sua famiglia: l'infanzia vissuta in un piccolo paese dell'Appennino bolognese, tra povertà, privazioni e grandi sacrifici, ma anche tra l'affetto e la solidarietà familiari; il periodo della guerra, la rocambolesca fuga a Bologna in cerca di salvezza, con un'esistenza da ricostruire attraverso la sola forza delle proprie mani. Infine, la scoperta di una terribile malattia, ma anche quella dell'amore vero. Sono pagine liriche e accorate, ma anche crudeli e dure come solo quelle che parlano di vera vita vissuta possono essere, di un mondo che da poco la nostra società si è lasciata alle spalle ma che libri come questo tentano di trasmettere alle generazioni future.