"L'Oasi, ovvero dello Sconfinamento" è un'opera che si configura come un rifugio letterario e musicale, un'esperienza di attraversamento e abbraccio nata dalle riflessioni dell'autore durante il periodo della pandemia da COVID-19. Il libro, composto da racconti, poesie e musica, non si limita a una cronaca degli eventi, ma esplora il bisogno di dare un senso all'inquietudine e di trasformare il silenzio in opportunità di ascolto. Partendo dalla memoria personale, l'autore si apre all'universale, invitando il lettore a riconoscersi nelle domande, nelle attese e nei gesti quotidiani che assumono un significato simbolico. L'opera è percorsa da una tensione costante tra il bisogno di raccontare e la spinta a superare i confini, a "sconfinare" dal dolore e dalla paura, trasformando ogni esperienza in possibilità di incontro. La musica e la scrittura diventano l'oasi in cui l'autore si rifugia per rimanere in vita, per trovare un senso nel tempo sospeso del lockdown e per esplorare la relazione con sé stesso e con gli altri. Il libro non offre soluzioni o certezze, ma uno spazio di condivisione per sentirsi meno soli, ricordando che la parola e la musica possono ancora essere ponti verso la comunione. In conclusione, "L'Oasi, ovvero dello Sconfinamento" è un invito a sostare in uno spazio di umanità, a lasciarsi toccare dalla vita vissuta e a riconoscersi in un racconto che è personale e collettivo allo stesso tempo.