Un libro esilarante, di quelli che davvero ti rilassi, l'editore è il loro principale fan, e questo la dice tutta. Vincitore della XIII edizione del Premio Internazionale Letteratura Italiana Contemporanea. "Scrivere 16 libri in 4 anni, significa non avere nient'altro da fare nella vita, pubblicarne 8 a proprie spese significa avere soldi a sufficienza da poterli buttare, avere non più di 200 lettori che hanno acquistato questi libri, significa non avere l'interesse che possono suscitare i vari Bruno Vespa, il Generale Vannacci, Aldo Cazzullo, Roberto Saviano o Tina Cipollari, mettere altri 8 manoscritti in un cassetto rifiutando di farli pubblicare ecco, questo significa certamente aver fatto pace con il cervello perché una volta appurato che questi 8 capolavori celati ce li leggeremo solo noi due, abbiamo anche appurato che il mondo dell'editoria non fa proprio per noi quindi, arrivati a questa triste conclusione, abbiamo deciso che quel poco tempo che ci resterà da vivere, lo dedicheremo alla piantagione di patate e in questo modo, oltre a risparmiare denaro che oramai non disponiamo più, potremmo avere da mangiare purè per tutta la vita ..."