Il racconto realistico della vita "disordinata" di un soggetto sofferente di stati ansiosi e depressivi, incline a ricadute nel malessere. Descrive gli elementi positivi che percorsi psicologici, accompagnati da persone qualificate e di coscienza, possono fornire per lenire e governare le sofferenze. Svela, dunque, quegli strumenti utilizzati per controllare e governare i momenti di disagio, da affrontare. Il tema è quello di scavare dentro l'intimo, analizzarsi e farsi analizzare nel profondo per rintracciare le cause che alimentano la sofferenza, che parte dall'interno dell'individuo e si riflette inevitabilmente all'esterno, sul suo corpo e quindi sull' immagine che offre agli altri di se. Per governare gli stati d'animo, Manuel Orazi si aiuta scrivendo, smontando alcuni paradigmi diffusi nell'immaginario collettivo. Ha raccolto, ricordi d'infanzia e della quotidianità contemporanea, brevi e brevissimi, oltre a qualche riflessione su tematiche generali, aforismi e poesie. Si tratta di un libro ironico e autoironico, sostanzialmente autobiografico, per l'autore è stato, essenzialmente, un esercizio terapeutico. Lo scrittore pubblica questo manoscritto confidando che possa aiutare altre persone ansiose, attraverso le esperienze vissute e narrate. L'opera offre una lettura, disimpegnata, a cui bisogna approcciarsi in modalità: "non mi aspetto una cosa troppo seria".