"Sono un niente nel nulla, nel volere essere un essere, il quale vive senza troppe pretese. Capendo di possedere quasi niente del nulla che esiste. Sono anche: la decenza e l'indecenza nell'indice infinito di questo vivere mai completo per il suo interminabile seguito senza fine. Sono senza dubbio il fine per non credere alla fine, anche se; desidero vedere il finale di ogni cosa creata, che nel succedere possa diventare un qualcosa di desiderato o modificabile per il desiderio che già ha stancato. Sento e mi sento superlativo, non per sentirmi superiore ad altri ma per il mio senso di felicità, nel lottare cercando ciò che la felicità non vedeva fino a un attimo fa. Per vivere occorre aprire tutte le porte, le quali vietano di vedere con occhi liberi. Tutti nasciamo nella libertà di poter vivere e nessuno può vietare tale libertà."