A seguito di feroci lotte intestine tra le signorie dominanti, di un catastrofico isolamento dal mondo e di una terribile carestia causata dall'uso sconsiderato di una potente e arcana sostanza detta "acqua nera", da oltre trecento anni le fredde e lontane Terre del Nord si sono unite tramite una "Carta" in una Confederazione. Essa è governata da una piramide di potere elettiva. Alla sua base sono i Consigli dei governatorati, presieduti da governatori scelti da e tra gli esponenti dell'aristocrazia e dell'emergente classe altoborghese, e alla sommità la Suprema Corte dei giudici a vita, che da Fellmaach, la capitale, promulgano le leggi più importanti e amministrano la giustizia superiore. Su tutti svetta l'autorità di due giudici supremi, con prerogative all'occorrenza quasi assolute. In questo sistema, continuamente in bilico tra passato e futuro, dove da poco anche le donne hanno cominciato a emergere nei ruoli di comando, e dove tutto sembra filare senza intoppi da secoli, qualcosa sta per incrinarsi.