Nel suo libro Lucia Guidorizzi ci porta nei boschi della Galizia e ci conduce, com'è solita fare con la sua scrittura profonda e al tempo stesso chiarissima, a esplorare un luogo che è metafora di ricerca interiore e rinascita. Dopo aver analizzato acutamente la "malattia" dell'attuale società dedita alla frenesia e alle dipendenze, Lucia ci invita con la sua prosa elegante e cristallina a trovare rifugio e consolazione nel raccoglimento, nel mistero e in un'interiorità abitata da spiriti che sono l'eco di chi ci ha preceduto nel cammino. E lo si può fare attraverso la letteratura: "Scrivere è un modo per inoltrarsi dentro il bosco sacro dell'invisibile".