Questa è la storia di un operatore umanitario, Federico, e di cinque ragazzi migranti che vivono nel suo appartamento nel centro di Catania. Ibrahim viene dal Gambia, Moses e Believe sono nigeriani, Bassirou e Almamy arrivano dal Senegal. Ognuno di loro contribuisce come può: chi cucinando, chi occupandosi delle piccole manutenzioni ordinarie, chi partecipando alle spese potendo contare su un lavoretto di fortuna. E tutti si trovano a dover fare i conti con piccoli e grandi episodi di razzismo - dall'aggressione da parte di un gruppo di bulli all'avversione da parte di un commissario di polizia ottuso e prevenuto. È in quell'appartamento che i cinque ragazzi vivono e intanto cercano di riprendersi dalle torture e dalle malvagità subite prima e durante la loro migrazione, ed è in quell'appartamento che prenderanno coscienza della necessità di lottare per i loro diritti - sempre affiancati da Federico -, ma anche di sostenere le battaglie di un sindaco anomalo che ha fatto della solidarietà e dell'accoglienza la propria cifra.