Emiliano Canova descrive la sovrapposizione dei temi di questa collezione di scritti come un contrappunto, oppure come l'intersecarsi di movimenti che ricorda i diversi livelli armonici delle Sinfonie Classiche. Una dimensione strutturale che rimanda altresì alla composizione di una lasagna bolognese, come simpaticamente suggerisce l'autore. E proprio Bologna, negli anni Novanta, è in gran parte il terreno su cui poggiano ricordi, ricostruzioni oniriche e fraseggi, tra filosofia, struggimento e divertito buonsenso. Infatuazioni, innocenza perduta, maturità e desiderio animano queste pagine. "Sogni, racconti e poesie", con le sue diversità formali e di contenuto, è un intreccio narrativo variopinto ma equilibrato, che si muove in direzioni diverse per compattarsí nell'emozione della lettura complessiva, quando le pagine rivelano la loro dimensione di frammenti di un ritratto che a qualcuno sembrerà uno specchio. E pure una ricerca del tempo passato, che guarda con curiosità e fiducia verso il futuro.