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Il senso della natura. Sette sentieri per la Terra

di Pecere Paolo

  • Prezzo online:  € 19,00
  • ISBN: 9788838946509
  • Editore: Sellerio Editore Palermo [collana: Il Contesto]
  • Genere: Narrativa
  • Dettagli: p. 540
1 Copia Disponibile
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Guardare negli occhi un orango, un polpo, uno squalo balena. Mettersi in cammino per capire un deserto, una foresta o una catena montuosa attraversando le tradizioni del pensiero umano. Muoversi da New York alle Galįpagos, dall'Islanda al Borneo, dal Ruanda al Tibet, per immergersi nella nostra casa, il pianeta che dobbiamo amministrare. Un pianeta di cui bisogna scrivere il futuro: negli ultimi anni č stato riconosciuto l'impatto distruttivo della civiltą umana sulla natura, reso evidente da catastrofi climatiche, estinzioni di intere specie animali, desertificazione e scomparsa di paesaggi. Eppure, questa consapevolezza non produce alcun reale cambiamento nei nostri modi di vivere, nelle soluzioni adottate dalle societą industriali per evitare la calamitą. Al tempo stesso, assistiamo al diffondersi di un amore appassionato e di una profonda nostalgia per la natura incontaminata, rifugio dall'assordante disarmonia del mondo. Č sicuramente un sentimento genuino, ma del tutto inadeguato a proteggere la Terra. Da questa scissione paradossale, consapevole che la sola veritą scientifica non sembra sufficiente a scuoterci, inizia il percorso di Paolo Pecere. Studiare e attraversare le cittą, con il loro apparente isolamento dall'ambiente e la loro dipendenza dalle risorse naturali, spostarsi sulle montagne e sotto gli oceani, esplorando l'origine della nostra coscienza, l'idea di un ordine cosmico, il rapporto tra umano e ciņ che ci appare profondamente altro, diverso da noi, gli animali, le piante, l'acqua e la pietra, il paesaggio. Qual č oggi, allora, il vero senso della natura, quel sentimento che siamo chiamati a ritrovare o immaginare di nuovo? Potrebbe significare «amare chi non č come noi», oppure restare in silenzio e guardare il mondo attraverso occhi che non sono i nostri. O forse smettere di scrutare sempre e ossessivamente noi stessi. La scoperta di una cura del mondo, una nuova definizione dell'ecologia, quella «scienza magnifica che č diventata triste», hanno bisogno di una visione del futuro che immagini altri modi di percepire la natura, e di un recupero della nostra memoria biologica che ci faccia avvertire l'unione indissolubile, vivente, organica e inorganica di tutto ciņ che esiste sulla Terra.

Vuoto