L'azione politica del filosofo. La vita e il pensiero di Alexandre Kojčve
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Prezzo online: € 22,00
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ISBN:
9788833937908
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Editore:
Bollati Boringhieri [collana: Saggi]
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Genere:
Filosofia
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Dettagli:
p. 352
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Alexandre Kojčve č una delle figure piů seducenti e intriganti del Novecento. Proveniente dalla borghesia commerciale russa (era nipote del pittore Vasilij Kandinskij), fu - a seconda dei punti di vista - un funzionario sin troppo zelante o un agente segreto infiltrato nell'alta burocrazia. Dopo la seconda guerra mondiale entrň infatti nell'amministrazione francese: diventň cosě «il filosofo della domenica» - unico giorno in cui poteva dedicarsi alla filosofia - trascorrendo gli ultimi vent'anni della sua vita negli ambienti della diplomazia mondiale e dell'alta finanza. Ma prima della guerra Kojčve era stato una figura cruciale del milieu filosofico. Aveva portato Hegel in Francia, influenzando gran parte della futura élite intellettuale. Fra il 1933 e il 1939, lui, che era immigrato a diciott'anni dalla Russia, tenne all'École Pratique des Hautes Études il celebre seminario sulla Fenomenologia dello spirito : fra gli studenti vi erano Lacan, Bataille, Merleau-Ponty, Queneau, Caillois, Hyppolite, Aron, Marjolin, Breton. Il meglio della cultura francese del dopoguerra si lasciň sedurre da questo esule russo e dalla sua immagine del sistema hegeliano: una lettura sconcertante, fondata sui concetti di «desiderio» e «riconoscimento», di «lavoro», di «morte», e sulla dialettica incandescente delle due figure del «Signore» e del «Servo». Marco Filoni ci restituisce tutte queste anime di Kojčve: gli ambienti culturali di provenienza, gli studi, le passioni filosofiche, le scelte teoriche fondamentali, la rete intellettuale entro cui presero forma i suoi scritti. Attraverso un uso sapiente di materiali d'archivio, testi inediti, carteggi, testimonianze scritte e orali, Filoni crea un riferimento irrinunciabile per gli studi kojčviani, capace di tratteggiare, nell'intreccio inestricabile tra la dimensione umana e quella teorico-politica, una delle figure intellettuali piů influenti del Novecento: «quest'uomo enigmatico» in cui tutto - nelle parole di Allan Bloom - «era fatto per incantare».
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