Il testo propone un percorso di riflessione relativo alle concettualizzazioni, alle prassi psicoanalitiche e gruppoanalitiche, rivisitandole e proponendone una chiave interpretativa che invita alla riflessione. Le argomentazioni dell'autore coinvolgono il lettore lungo tutto il percorso in un continuo dialogo, che si articola tra fantasmi e fantasie, invitandolo quasi a 'dire la sua', a creare dissonanze e consonanze secondo la metafora musicale (spesso invocata nel testo) come a creare un campo psicologico comune. Lo stile è diretto: l'autore a volte entra nella narrazione, quasi si ponesse come un compagno di percorso. Argomentando intorno a temi teorici, clinici, ideologici, politici sulla psicoanalisi e sulla gruppoanalisi, l'autore narra al tempo stesso vicende istituzionali relative allo sviluppo della coscienza critica negli anni '70.