Ladri di futuro. La rivoluzione dei giovani contro i modelli economici ingiusti
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I ladri di futuro sono coloro che - invocando consolidate prerogative - non vogliono modificare l'attuale contratto sociale, che privilegia chi l'ha sottoscritto ed esclude gli altri; coloro che fingono di non vedere il dramma di una generazione; coloro che riconoscendo la preminenza delle norme si dimenticano che tali norme, ancorché costituzionali, possono essere cambiate; coloro che, dal comodo delle loro poltrone e dalle posizioni di potere, invitano alla riflessione fingendo di non sapere che non c'è più tempo; coloro che si lavano la coscienza aiutando i loro figli e nipoti (e solo quelli): coloro che confondono la solidarietà con l'elemosina; coloro che, sussidiati, trascorrono il tempo ad aspettare che qualcun altro decida per loro, dimenticandosi che la democrazia di tutti è davvero per tutti; coloro che vogliono vivere appieno il loro presente e non vogliono farsi carico della vita delle generazioni future; coloro che (giovani compresi) sono cosi ciechi da non accorgersi che il futuro a loro prospettato e venduto assomiglia a un mondo virtuale e non alla vita a cui andranno incontro. Dopo una analisi delle radici profonde della attuale fase recessiva e dei divari venutisi a creare tra la generazione dei baby boomers e quelle che si affacciano ora al mondo del lavoro, il libro propone una possibile rivoluzione culturale, sociale, economica e fiscale per porre fine al furto e restituire ai giovani la speranza che gli è stata sottratta. Prefazione di Giuseppe Di Taranto.
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