Il libro contiene una parte degli scritti di una originalissima e acutissima pensatrice del Novecento, totalmente slegata dalle grandi correnti del pensiero, e per questo oggi di grandissima attualità. Redatto nei primi mesi del 1943 durante il soggiorno londinese e pubblicato dopo la guerra e dopo la sua morte, avvenuta nell'aprile del 1943, Note sulla soppressione dei partiti, saggio intenso e partecipato, propone una critica radicale del partito in quanto tale, che mira solo alla propria sopravvivenza e al proprio successo. E i cittadini? E il popolo? La concezione del bene pubblico secondo Simone Weil è assente nei partiti, ciò che conta è la ricerca del potere totale. I partiti sono un mezzo per gestire potere e garantire una condizione di privilegio a una certa categoria di persone che hanno a cuore solo la propria sopravvivenza. Parole di allora che si adattano alla situazione di adesso. E che ben si accompagnano a quelle di altri scritti sulla politica contenuti in questo volume: Idee essenziali per una nuova Costituzione, Studio per una dichiarazione degli obblighi verso l'essere umano, Lettera a Georges Bernanos.