Contromano. Dall'infanzia franchista alle lotte operaie degli anni Settanta
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Sul filo della memoria, Marco Calamai scava nella sua infanzia e adolescenza in Italia e nella Spagna franchista, segnate dal contrasto sofferto tra identità diverse. Suo padre, ufficiale di Marina, spesso assente, ha delegato alla madre, nobildonna spagnola, l'educazione dei figli in coerenza con il cattolicesimo integralista tipico della destra franchista. Lentamente l'autore si avvicina ai valori della democrazia e della giustizia sociale. Nel 1968 Bruno Trentin gli propone di entrare nella Fiom. Una svolta decisiva per la sua vita. Si sviluppa un'intensa esperienza politica e umana ricordata con passione. Marco Calamai diviene l'uomo ponte tra la Cgil e le Commissioni operaie, un movimento "socio-politico" che apre spazi di libertà sotto il regime di Franco. Nel 1976 entra a "Rinascita", dove resta tre anni scrivendo su questioni internazionali e incontrando personaggi di primo piano della sinistra europea. Emarginato dal Pci per via delle sue critiche al socialismo sovietico e alla inadeguata evoluzione dei partiti comunisti occidentali, torna in Cgil e si allontana in silenzio dal partito. Passaggi ricordati con episodi singolari e vissuti in prima persona. Gli ultimi anni raccontati nel libro si soffermano sul "ruolo cruciale" della classe operaia nella lotta per la libertà dalla Spagna franchista al Cile di Pinochet, dal Brasile dei militari alla Polonia comunista.
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