Scritti sulla pubblica istruzione
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Dall'analisi dell'esito tragicamente negativo della rivoluzione napoletana del 1799, una rivoluzione passiva, sostenuta da armi straniere e da un ristretto ceto intellettuale, peraltro di formazione culturale estranea alle esigenze degli strati popolari, Vincenzo Cuoco rileva la necessità di un nuovo progetto politico, in cui all'educazione popolare e all'istruzione pubblica è assegnata funzione primaria e determinante. Il tema, ripreso da Antonio Genovesi, dell'istruzione pubblica quale motore dello sviluppo economico e sociale si sviluppa nella riflessione di Cuoco in una compiuta proposta politico-pedagogica di un sistema di istruzione pubblica che, nella chiara definizione dei suoi fondamenti politici e organizzativi: la gratuità, l'obbligatorietà generale della scuola primaria, l'esercizio laico statale dell'insegnamento e si pone quale premessa e condizione necessaria per la formazione dello Stato nazionale, adeguato a risolvere e comporre esigenze e problemi della dinamica sociale.
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