Falene. 237 vite quasi perfette
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Le fulminanti biografie-in-una-pagi-na-sola (certe volte nemmeno quella) di personaggi noti, o meno ma sempre proverbiali, trovate da Baroncelli condividono una cifra comune. Non hanno nulla dei semplici e organizzati cataloghi di fatti e nemmeno sono esercizi di interpretazione o di critica. La tipicità è un'altra: si leggono come esempi o come svolgimenti a tema di massime appartenenti a una filosofia di vita (che verrebbe da dire vicina allo stoicismo). Si tratta quindi di biografie molto metafisiche e molto poco storiche. Il tema di "Falene", che funge da copione generale per 237 famose vite fallite attraverso i millenni, è nella frase: "Il solo stato di perfezione alla portata di un mortale è la morte". Di persone che hanno puntato vanamente a opere perfette, si mostra il vero coronamento della missione nella morte per lo più inusitata. Tanto che l'unico evento veramente razionale e coerentemente necessario di una vita sembra derivare dalla figura mitica del personaggio nel modo stesso in cui una conseguenza deriva da premesse logiche. Baroncelli è suadente, e letto uno dei suoi schizzi viene voglia di passare all'altro abbandonandosi al loro essere allusivi, prestando pigro orecchio al ritmo che li governa che suona così vicino a quello che governò le "sue" vite. Questa raccolta di minibiografie è la terza dopo "Libro di candele" e "Mosche d'inverno".
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