La moda oltre la moda
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La moda non è ormai più quel sistema patinato fatto di lussi kitsch, modelle anoressiche, affaristi con i capitali in Svizzera, fashion victim, concept store di tendenza, locali lounge, marchi globalizzati. O meglio, è anche e ancora questo in parte. Ma si è fatta strada in modo preponderante una rinnovata cultura della moda, che trova il suo humus soprattutto nelle pratiche sociali quotidiane. Il cinema e la fotografia, prima, ma poi anche la musica, le neotecnologie, gli spazi urbani, l'arte, il web, alimentano questa costellazione di segni tutti riconducibili in forme diverse a quanto chiamiamo "moda". Di questi segni, di queste istanze, si occupa questo libro che affronta sia aspetti di fondo, sia aspetti apparentemente secondari o marginali, argomenti minuti, "curiosità" delle mode e degli stili di vita. Si parte dai caratteri originari: dagli abiti della Magna Grecia al Medioevo; dal contributo dell'avanguardia Futurista alla moda italiana e internazionale all'idea di Italian Style e di Made in Italy; dal rapporto della moda con la memoria attraverso il vintage agli scenari classici e contemporanei del lusso. Si rivolge poi l'attenzione a segni e simboli, come per esempio il velo, in grado di fare della moda un territorio di costante traduzione culturale. E anche sesso e potere si incontrano e confliggono, tra gli stereotipi in cui la moda rappresenta il maschile e il femminile e le sfide all'ordine del discorso dominante.
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