Freudiana. Sentieri interrotti nella storia della psicoanalisi
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Prezzo online: € 11,00
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ISBN:
9788871864747
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Editore:
Moretti & Vitali [collana: Il Tridente. Campus]
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Genere:
Psicologia
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Dettagli:
p. 119
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
"La psiche è estesa, non ne sa niente", le ultime parole scritte da Freud nell'estate del 1938, il lascito estremo, quasi a sua insaputa. Un anno prima della morte del padre, la psicoanalisi si dichiara a sorpresa come un progetto finito. Mai la scrittura freudiana è apparsa così visionaria, mai è riuscita a ottenere perimetri più diffusi. Freud fa spazio a qualcosa di nuovo, parla contro se stesso, disegna vie di fuga fino a quel momento impensabili. Deviazioni intorno a cui sono raccolti questi scritti. Vi appaiono interventi e divagazioni nati in occasioni diverse su alcuni passaggi cruciali e poco esplorati della storia della psicoanalisi; cruciali ma, come l'enigmatico aforisma freudiano, inesorabilmente interrotti: il celebre saggio di Freud sul "perturbante", il controverso rapporto che lo legò all'allievo Viktor Tausk, le strategie di "misurazione dell'inconscio" ideate da Bleuler, Jung e Benussi all'inizio del Novecento. E anche dove lo sguardo si posa su temi disparati e in apparenza eccentrici - dall'evoluzione del concetto di tempo in Heidegger, Uexkull, Landolfi alla genesi delle "macchine influenzanti" nella schizofrenia, dal "comico" in Kant, Schopenhauer e Bataille alla fenomenologia di Wile E. Coyote -, sempre riaffiorano nuovi e radicali interrogativi sul senso e sulla crisi della psicoanalisi.
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