L'anno liturgico ispira e guida anche la Liturgia delle Ore, un grande canto di lode che la Chiesa innalza a Dio; preghiera scandita sulle ore del giorno e sul ritmo del lavoro e della vita dell'uomo. Dare lode a Dio: è questa una delle vocazioni primarie della Chiesa, che, unita al suo Signore, si fa voce di tutte le creature, nell'ammirazione e nella gratitudine commossa e partecipe. Questa lode la Chiesa l'innalza sopratutto con l'Eucaristia, e la dilata alle singole ore del giorno vissute nella memoria dei misteri di Cristo, e lo fa con le parole che lo Spirito le pone sulle labbra, dopo avergliele scolpite nel cuore: è questo il senso del pregare con i salmi e con i cantici delle sacre Scritture. Ascoltare lodando e lodare ponendosi in ascolto, per domandare ciò che il Signore stesso le suggerisce di chiedere, lasciando agire lo Spirito che in noi e per noi intercede con gemiti inenarrabili. Anche la liturgia delle ore è un dialogo tra l'uomo e Dio. Ciò che la distingue è un più totale abbandono alla speranza; in essa la domanda non pretende un immediato riscontro, ma resta come sospesa in un'attesa fiduciosa. Il dono resta tutto interiore, nella consolazione dello Spirito, nella fede rinfrancata, nell'amore appagato. Comunitario per sua natura, il "sacrificio della lode" è il canto corale che l'assemblea cristiana innalza a Dio "dal sorgere del sole al suo tramonto". Il canto delle Lodi e del Vespro ne costituiscono il cardine. Celebrare in Spirito e Verità, n.92 Ogni settimana comprende Lodi e Vespri