Identità e corpo migrante. Marchi sessuali femminili
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
L'attenzione intorno al tema delle mutilazioni genitali femminili da parte dell'Occidente nasce alla fine degli anni Settanta, in coincidenza con lo sviluppo del movimento femminista e delle attività delle organizzazioni internazionali riguardanti la condizione e i diritti della donna, in particolare nei paesi del sud del mondo. La promulgazione della norma sul divieto delle pratiche di mutilazione in Italia ha aperto la strada alla realizzazione, a livello nazionale e regionale, di una serie di ricerche-azioni, di iniziative di informazione e sensibilizzazione e di prevenzione, promosse e finanziate dal Dipartimento per le Pari Opportunità nel corso del biennio 2008-2009. La ricerca-azione svolta con Progetto Sister's Care presentato in questo volume fa parte dello sforzo collettivo di comprensione del fenomeno nel nostro paese. La questione è stata infatti affrontata in una cornice più ampia sia dal punto di vista teorico che del contenuto, in quanto è stata considerata la relazione fra corpo e identità, fra rappresentazione culturale e rappresentazione psichica, fra memoria e ricordo del trauma, nonché la funzione simbolica dei rito e del trauma organizzato culturalmente.
|