Il sogno di Scipione-Il fato. Testo latino a fronte
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Il destino dell'uomo č il tema che accomuna le due opere qui raccolte, nelle quali Cicerone prende le distanze dalle principali correnti filosofiche del suo tempo: l'epicureismo, in cui scorge una minaccia per l'antica morale romana, e lo stoicismo con i suoi eccessi rigoristici. Nel Somnium Scipionis (54 a.C.), parte finale del perduto De re publica, Scipione l'Emiliano racconta in un lungo flash back carico di pathos e di suggestioni un sogno profetico nel quale il celebre avo, Scipione l'Africano, gli illustra l'assetto dell'universo, esortandolo a distaccarsi dalle vanitą mondane e rivelandogli che una dimora celeste č il premio che attende gli uomini di stato. La vita attiva č dunque il presupposto della futura felicitą ultraterrena, che spetta solo a coloro che hanno agito per il bene della patria. Nel De fato (44 a.C.) Cicerone mette a confronto la concezione stoica del destino come ferrea necessitą con la teoria del libero arbitrio secondo la quale le azioni dell'uomo non rispondono a un ordine esterno ma si basano sulla sua volontą e responsabilitą.
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