L'iniziale tentativo di sistematizzare il percorso di costruzione di modelli educativi funzionali, sradicando il più possibile l'educazione da una matrice a chiaro (e unico) sfondo filosofico - sull'onda di un positivismo fisicalista e antimetafisico -, ha indotto parte della pedagogia, quasi per un'obbligata operazione compensatoria, a radicalizzare, a tratti in maniera oltranzista, il pur necessario processo di scientifizzazione di una disciplina finora avvinta e soggetta ai paradigmi teoretico-filosofici. Nella prospettiva delle pedagogie contemporanee, si assiste sempre più oggi a un superamento dei vecchi dualismi, a favore di un'idea di ricerca pedagogica come spazio di dialogo e contaminazione tra metodi diversi, in cui l'elemento tecnico e metrologico non escluda quello ermeneutico-interpretativo, esplorativo e fenomenologico. Tra i modelli emergenti, la occupa una posizione di rilievo per la sua capacità di coniugare l'indagine sistematica con la progettualità trasformativa e partecipativa, coinvolgendo in modo diretto e sinergico ricercatori, docenti e discenti.