Dai falsi documenti che condannarono i Templari alle teorie del complotto che infiammano i social media, la manipolazione della verità è una costante della storia umana. Questo libro traccia un affascinante viaggio attraverso i secoli per svelare i meccanismi psicologici e culturali che ci rendono così vulnerabili alle notizie false. L'analisi esplora le radici profonde della nostra credulità, dai bias cognitivi che filtrano la realtà alle emozioni come paura e rabbia che bypassano il pensiero critico. Scoprirete come il nostro cervello, evolutosi per la sopravvivenza, fatichi a orientarsi nell'odierno sovraccarico informativo, cadendo in trappole mentali sapientemente sfruttate da chi diffonde falsità. Attraverso un percorso che intreccia storia, tecnologia e psicologia, l'opera offre gli strumenti pratici per navigare con maggiore consapevolezza nell'epoca della post-verità. Comprendere il passato e la psicologia delle fake news diventa il primo passo per imparare a riconoscerle, sviluppare difese efficaci e non rimanerne vittime, ricordando che la verità, per quanto scomoda, merita sempre di essere cercata.