Tristano Presagi, protagonista, racconta di galline grigie giganti che lo portano via di notte. 08/67071, viaggiatore trascendentale, viaggia tra le vite per raccogliere dati storici da comunicare al futuro scrivendo libri. B0, bambino zero, è temuto dagli alieni come un essere elevato, incarnato per guidare l'umanità-mandria verso una consapevolezza superiore, ma temono che i terrestri inferiori gli chiudano la finestra di sfruttamento. Addotto e portato nell'Avamposto Astar Lunar, gli propongono di trasferire memoria e coscienza in un altro corpo, clonato per lui. Per convincerlo usano la telepatia: «Sei uno di noi, sei già a casa». La risposta, dal futur: Venia de'state l'ora'n cui, chiusasi porta, di notte rispondea'l caldo finestra'perta. Fin sopr'i capei tiravo'l lenzol, lasando'scir fòri n'occhio sol. Bucavano'l ner'i punt'a mille mioni, brillanti'nonime stelle senz'i nomi. Gross'e'ngombrante, palla più'n là, che tutti vedete'n alt'e'l nome se sa. Tremand'al buio der celo stellato, all'alba temevomi svegli'e'bbandonato. Io l'ho'scoltata, voce tua pensante, poi l'ho risposto: Tiettelo'n mente, quando'l mio IO più grande sarà su quella Luna ti'nchioderà.