Un thriller psicologico tra identità perdute, fede ritrovata e segreti geopolitici. Adam si risveglia in una Roma che non riconosce. Non sa chi è, né perché qualcuno sembra volerlo morto. L'unica cosa certa è che la sua memoria è stata cancellata. Ma da chi? E per quale motivo? Inizia così un viaggio vertiginoso che attraversa confini visibili e invisibili: monasteri nascosti, aeroporti sorvegliati, manoscritti scomparsi, ma soprattutto le zone più oscure della coscienza e della società. La ricerca della verità non è solo personale: è una corsa contro il tempo per comprendere ciò che sta accadendo davvero in un'Europa apparentemente libera, ma culturalmente sempre più disorientata. In un'epoca dominata dal relativismo e dalla cultura liquida, in cui ogni certezza sembra sciogliersi, una nuova proposta si fa largo. Forte, compatta, totalizzante: l'Islam. Non come minaccia esterna, ma come risposta organizzata a un mondo che ha smarrito le proprie radici. Mentre l'Occidente si frammenta in identità fluide e slogan, c'è chi lavora nell'ombra per ricostruire un ordine globale. Ma quale ordine? E a quale prezzo? Adam è l'uomo qualunque e insieme l'uomo necessario. Cade, lotta, dubita... ma cerca di non arrendersi. Perché anche nel buio più fitto, una voce continua a sussurrare: "Ricorda chi sei. Ricorda per cosa vale la pena vivere. Ricorda la verità." Amnesia di massa non è solo un thriller: è un richiamo. Un'indagine sull'identità, sulla fede, sulla manipolazione culturale e sulla speranza. Un romanzo che mette a nudo la nostra epoca e ci chiede: e se la vera amnesia non fosse perdere la memoria... ma smettere di cercare la verità?