L'anagrafe del teatro. Cataloghi e numerazioni dei drammi greci nella tradizione manoscritta antica e medievale
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La Biblioteca di Alessandria custodiva la più vasta collezione di opere teatrali greche mai raccolta nell'antichità. Tra i suoi tesori, spiccavano antichi esemplari ateniesi dei drammi di Eschilo, Sofocle ed Euripide, acquisiti con l'inganno: i sovrani alessandrini li ottennero in prestito con la promessa di una cauzione di valore inestimabile, salvo poi rinunciare a restituirli, trattenendo gli originali e offrendo in cambio delle copie calligrafiche. La collezione dei testi teatrali crebbe a dismisura, tanto da rendere necessaria un'opera di catalogazione monumentale. Callimaco e i suoi collaboratori si dedicarono alla ricostruzione delle coordinate di quell'immenso patrimonio, creando cataloghi, alfabetici e cronologici, recepiti come una vera e propria 'anagrafe' del teatro antico. Nonostante le difficoltà poste da una tradizione lacunosa e corrotta, frammenti di quei preziosi cataloghi sono giunti fino a noi, testimoniando l'immensa ricchezza libraria di una stagione irripetibile della cultura antica.
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