"Surreale l'atmosfera che i tuoi occhi diedero al mio mondo anormale". Apoftegma è una sentenza. Un breve postulato sulle vicende della vita, un aforisma che i Greci tramandavano nelle scuole di filosofia e retorica, un'affermazione lapidaria che entrava di diritto nella memoria dei posteri perché memorabile era il pensiero di chi la scriveva. Apoftegma - Ere notturne è la memorabilità. Una raccolta volutamente pretenziosa, vanesia e sfacciata dei pensieri che albergano le notti irrequiete di Giuseppe Cangiano, un testamento ai posteri di chi vive ogni giorno come fosse l'ultimo e ogni notte come fosse la prima. È il preludio a un'alba che sorge solo nel suo volere e tra le sue volontà muore, perdendosi tra le luci di un nuovo giorno e l'inchiostro dei suoi atti di fede. "...È una biografia immorale, un vademecum per i sognatori e un atto vomitevole per la società. Un cerbero che brucia volutamente le sue tre teste negli inferi. Questa è la rinuncia che devo fare, d'altronde i testamenti sono atti dolorosi."