Autografo (2024). Vol. 72
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Contenuto
Gli spazi autobiografici evocati nel titolo, giocoforza al plurale, comprendono una varietà di modi disposti su tutto l'arco del secolo: dalle memorie di Marino Moretti, al riserbo scontroso di Antonio Delfini; dalla ricerca delle radici di Primo Levi, all'immersione dell'esistenza nella storia in Mario Spinella e Vittorio Foa. I contributi saggistici sono arricchiti da due inediti: il 'diario in pubblico' di Vittorio Bodini dalla Spagna, quasi il resoconto di un'iniziazione, e l'autoritratto 'mascherato' di Giovanni Testori-Edipo. L'"Archivio della memoria" rende omaggio a Franco Antonicelli, visto con gli occhi del ricordo della figlia. Il saggio teorico iniziale suggerisce delle linee di lettura: non si è trattato di rimettere in questione una 'grammatica', semmai di esplorarne una volta di più le sollecitazioni novecentesche: indebolimento del soggetto, gioco di specchi tra memoria e identità, rapporto problematico tra fatto e finzione.
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