Il Portogallo, oggi. La paura di esistere
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Prezzo online: € 14,00
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ISBN:
9791256152377
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Editore:
Meltemi [collana: Pensiero Atlantico]
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Genere:
Saggistica
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Dettagli:
p. 146
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Il passaggio dalla pre-modernità rurale alla modernità avviene in Portogallo senza quella fase intermedia di industrializzazione - con tutto il suo carico di organizzazione e attivazione della società - che altri Paesi europei hanno vissuto a partire dall'immediato dopoguerra. La modernità arriva insomma in Portogallo già come post-modernità: la cifra che accomuna la transizione è infatti quella di una mancanza di spazio pubblico, che, ridotto o annullato durante la dittatura salazarista, appare completamente colonizzato dai media post-moderni. José Gil non cita Pier Paolo Pasolini, nonostante la sua diagnosi sia analoga a quella con cui, negli Scritti corsari, quest'ultimo ritrae la società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Come l'Italia rurale diventa preda del consumismo e vede lo spazio pubblico colonizzato dal potere dei nuovi media, così la società portoghese, ancora alle prese con la costituzione di un modello sociale post-dittatoriale, si apre, ancor più che ai modelli politici occidentali, all'omologazione consumistica. Anche per Gil, come per Pasolini, i nuovi modelli economico-politici sono forse più totalitari di quelli precedenti, in quanto pretendono che non siano concepibili altre ideologie se non quella del consumo. Con una prefazione di Gianfranco Ferraro.
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