Sud. I poeti. Vol. 15
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Contenuto
Questo quindicesimo volume di Sud I Poeti l'abbiamo voluto dedicare a Franco Cavallo. Parlare della sua poesia non è semplice. Ha ragione Nella Cazzador quando scrive che "addentrarsi nella poesia di Franco Cavallo è penetrare nei segni di una lingua che si affaccia sulla soglia del mistero, una poesia che porta impresso il carattere dell'eterno ritorno, in cui la parola ripetizione e il suo corteo di eventi si riproducono costantemente". Ci sono poeti che hanno il dono prezioso di poter fissarsi una sorta di clima riconoscibile che li rappresenta, in cui il lettore si trova come in uno stato di immersione. Franco Cavallo è senz'altro tra questi. Non importa di che cosa parli: se dell'acuta sinuosità dei violini che appassionava il piccolo Mozart o dell'uccello che si trasformò in un gatto: tutto ciò che la sua lingua poetica nomina ci tocca, ci interessa perché dice molto di più, nel clima in cui ci troviamo immersi ascoltandola, di quello che realmente comprendiamo. Nella seconda parte del libro si ricordano alcuni poeti del Sud scomparsi: Alfonso Gatto, Alberto Mario Moriconi (Campania), Vittorio Bodini, Miriam Pierri (Puglia) e Carlo Costanzo (Calabria).
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