Libri profetici
-
Prezzo online: € 23,00
-
ISBN:
9788867238989
-
Editore:
Se [collana: Testi E Documenti]
-
Genere:
Poesia
-
Dettagli:
p. 208
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
«La natura della mia Opera è Visionaria e Immaginativa» scrisse William Blake. E ancora: «Un Profeta è un Visionario, non un Dittatore Arbitrario». Per questo nei complessi e «oscuri» poemetti di Lambeth, così fortemente toccati da una fascinazione gotica pur restando ancorati alle strutture del neoclassicismo (come la pittura di Blake testimonia), ciò che traspare immediatamente è la messa in crisi della tendenza ordinatrice e normativa della ragione e il ricorso a un serrato processo dialettico nel rovesciamento polemico degli stessi termini etici di Bene e Male. «La stessa Legge per il Leone e per il Bue è Oppressione». Il senso dell'atteggiamento profetico risulta chiaro anche dalla complementarità degli aspetti visivi e fonici che i poemetti esibiscono, dall'accentuazione retorica delle parole come delle figure, dalla costruzione di una mitologia privata - e tuttavia Blake sembra rifiutare sempre di assumere su di sé un ruolo da oracolo totalmente irrazionale. I suoi modi non si associano né a quelli del profeta biblico né a quelli della Sibilla. Nel tentativo di interpretare il destino dell'uomo egli legge il passato secondo archetipi, ma lo interessa il presente. Il raccordo è con la realtà dei fatti. Si può pensare a uno dei frammenti postumi di Nietzsche: «come uno spirito d'uccello profetico, che guarda all'indietro quando racconta ciò che verrà», Blake fece coincidere apocalisse e rivoluzione: fu un giacobino. Malgrado i suoi riferimenti siano la Bibbia e la Cabbala, Swedenborg, Böhme, gli studi esoterici, e quindi una visione eterodossa rispetto a quella che caratterizzava ufficialmente il suo tempo, Blake intese perfettamente che «le oscure fabbriche di Satana» del paesaggio industriale contemporaneo erano costruite a immagine di una filosofia meccanicistica di cui erano il prodotto, e fu nel suo giudizio più «illuminato» di qualche troppo rigoroso illuminista. L'acceso e tortuoso simbolismo dei «libri profetici», pazientemente composti a mano negli anni più difficili della Rivoluzione francese, mitizza con drammatico impeto neoromantico, ma anche con lucidissima intuizione critica, problemi ancora vivi e irrisolti.
|