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Botanica illustrata nell'Ottocento italiano. Le grandi tavole didattiche e il catalogo manoscritto di Pietro Savi

di Peruzzi L. (cur.)

  • Prezzo online:  € 55,00
  • ISBN: 9788846770226
  • Editore: Edizioni Ets
  • Genere: Educazione / Didattica
  • Dettagli: p. 223
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Il Museo Botanico di Pisa conserva gli strumenti utilizzati come supporto pratico durante le lezioni di botanica a partire dalla prima metà del XIX secolo tra cui modelli in cera di anatomia e morfologia vegetale e diverse centinaia di tavole parietali illustrate. Tra queste ultime, un corpus di 94 tavole presenta caratteristiche singolari. Si tratta di pannelli in carta fissati su telaio di legno, con dimensioni 82 × 146 cm circa, fittamente illustrati. Le illustrazioni botaniche sono originali, disegnate a matita e inchiostro, in alcuni casi colorate a inchiostro o acquarello. I disegni sono eseguiti in parte dal vero e in parte seguendo modelli di illustrazioni pubblicate su testi di botanica, soprattutto francesi. Sono state eseguite per la maggior parte dagli artisti Silvio e Demetrio Serantoni, Enrico Cristofani e Pietro Ferrini. Nell'Archivio del Museo Botanico è presente anche un volume manoscritto da Pietro Savi (1811-1871), in quel periodo docente di Botanica nell'Ateneo pisano, con qualche annotazione di altra mano nella parte finale, che riporta la descrizione particolareggiata di ciascuna illustrazione riprodotta su queste tavole. Intorno al 1820 iniziò a diffondersi in Europa la pratica dell'utilizzo di grandi tavole parietali: inizialmente pensato per l'istruzione primaria, questo nuovo metodo visivo fu adottato anche all'interno delle ampie aule universitarie, rivelandosi molto utile per facilitare all'insegnante la spiegazione e allo studente l'apprendimento. Possiamo supporre che Pietro Savi sia venuto a conoscenza di questo nuovo strumento didattico, essendo in contatto con gli ambienti più innovativi del resto d'Europa. Vista anche la presenza del catalogo da lui manoscritto, riteniamo pertanto che per suo progetto sia iniziata la produzione in proprio di tavole parietali ad uso dei suoi stessi insegnamenti, durante gli anni intorno alla metà del diciannovesimo secolo. La collezione, attualmente composta da 94 tavole, rappresenta però solo una parte del nucleo inziale, come si può rilevare dal Catalogo originale nel quale ne vengono descritte 119. Dopo essere state restaurate, sono oggi conservate al buio per preservare la qualità del colore, in un apposito locale del Museo. A rotazione, otto tavole vengono esposte per 4 mesi nella parte del Museo Botanico aperta ai visitatori.

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