E a lui si ricongiunse in cielo
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«Quelle che di qui a poco seguiranno sono le parole di un nostalgico, grato per i tanti insegnamenti e i ricordi che quel tempo lontano ha lasciato nella sua mente e nel suo cuore. Vittoria, da tutti in famiglia chiamata Mammą, era una donna straordinaria. Conservo immagini bellissime di lei quando io e le mie sorelle andavamo, bambini, a trovarla: vestita sempre perfettamente e acconciata in quello stile inizio '900, elegante ma severo, che il lutto portato a vita volgeva al nero. Ma č stato da grande, quando frequentavo ormai il Liceo e poi l'Universitą, che ho "scoperto" la forza di carattere e la prontezza intellettiva di Mammą. Vittoria Zucchini era la mia nonna materna e Pietro Beltrani il nonno, dal quale ho ereditato il nome, morto otto anni prima della mia nascita. Erano i genitori di Elena, mia mamma, e di loro ho sentito parlare fin da piccolo. Pietro č stato professore del Liceo Classico Torricelli di Faenza, persona di rilievo nella cultura del primo Novecento, sia per gli scritti che ha lasciato e le conferenze letterarie pubbliche, sia per la sua presenza a numerose manifestazioni cittadine. La storia č l'assemblaggio di ricordi famigliari, racconti e testimonianze di parenti a lei sopravvissuti, di amici, ma anche di un briciolo di fantasia per collegare i vari momenti della narrazione».
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