Manuale per la diserzione
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Contenuto
Con "Manuale per la diserzione" Michele Caccamo conferma la necessità di raccontare, e a tratti anche di raccontarsi, attraverso una confessione intimista. In questa opera, che è il prosieguo naturale de "L'alfabeto inutile", vi è scatenata, in tutto il suo dramma, la solitudine di un uomo che tenta di salvarsi: dai lutti e dalla quotidianità, così come dalla stanchezza di vivere. E ne emerge un essere fragile, incapace di rimanere ancora nelle mani di una società sempre più aggressiva e insensibile, con la sua voglia di attaccarsi, con delicata nostalgia, alla mancanza del figlio hikikomori e della moglie, entrambi morti. L'autore afferma che per proteggersi serve trovare un aiuto, uno spazio emotivo bianco liberato dalla contaminazione del potere - un territorio ideale, unicamente interiore, spirituale.
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