Diario
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Contenuto
Diario è un corpo a corpo con la scrittura lungo sedici anni: un'opera monumentale composta dalle riflessioni, dai giudizi e dalle confessioni che Witold Gombrowicz ha condiviso con i suoi lettori, denudandosi sotto il profilo umano e letterario. Sono i primi anni cinquanta quando Gombrowicz, esule a Buenos Aires, inizia a inviare alcuni suoi testi al mensile polacco Kultura. Da questa collaborazione nasceranno nel 1953 i primi frammenti del Dziennik, il «Diario», un progetto la cui stesura graduale e costante sulle pagine della rivista lo accompagnerà anche durante il suo ritorno in Europa attraverso Berlino, Parigi e Vence fino al 1969, anno della sua morte. Per lo scrittore si tratta di un'esplorazione senza precedenti nei meandri di sé e del proprio immaginario. Di mese in mese e di numero in numero, infatti, Gombrowicz spinge la propria scrittura sempre più nel profondo di se stesso, facendo emergere lo «scatenato ribollente groviglio» che compone il suo io contro il dominio delle «cieche forze della Collettività e della Storia». Ecco allora che all'interno della sua prosa cesellata le analisi del pensiero di Montaigne, Sartre, Nietzsche, Simone Weil si alternano ai commenti sull'attualità politica, le digressioni sulla musica (sua grande passione) si intrecciano agli interrogativi sull'inautenticità e l'incompletezza dell'uomo, le considerazioni sulla morte e il senso della vita si affiancano al racconto delle fatiche di individuo e scrittore, in un mosaico armonioso di appunti e annotazioni. Opera gemella di Kronos, il Diario testimonia un «percorso intellettuale ed esistenziale profondo e doloroso», in cui - come scrive Francesco M. Cataluccio nella sua introduzione - «Gombrowicz esprime compiutamente la sua filosofia nell'unico modo che gli è possibile», rivendicando «un sapere specifico: il sapere del molteplice».
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