Roland Barthes. Dalla vita al testo
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«Una mente che vede cose. Là dove gli altri non le avevano viste»: così l'amico Umberto Eco sintetizza l'originalità e l'intelligenza poliedrica di Roland Barthes (1915-1980), personalità controversa in vita, classico indiscusso della saggistica, della semiologia e della critica letteraria dopo la morte. In questa ricostruzione, le sue vicissitudini biografiche incrociano gli eventi epocali della storia e della cultura francese. Dalla lunga permanenza in sanatorio ai viaggi all'estero, dalla stagione dell'impegno politico fino al Sessantotto e oltre, questo ritratto a tutto tondo chiarisce l'origine, le tematiche e gli scopi della sua ricerca. Insegue le spinte più sovversive del suo pensiero, concretizzato in una scrittura che - come spiega lo stesso Barthes - serve a «imbrogliare le cose, deviarle, portarle in un luogo diverso da dove sono aspettate». Incarnando il ruolo di un intellettuale che «dev'essere un analista e insieme un utopista, raffigurare al tempo stesso le difficoltà e i folli desideri del mondo», egli può ancora offrirci molti spunti per afferrare i sensi e i controsensi del nostro presente.
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