Le buone letture di Ezio Raimondi
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Ma una biblioteca non è solo un labirinto, è anche un luogo che protegge, nel quale può prendere di nuovo forma la polvere del passato. Raimondi non lo dimenticava, e da qui riconosciamo la radice dello sforzo ininterrotto che oggi si fa ascoltare nelle sue «buone letture». Nei sessant'anni della sua attività di studioso, critico e professore, Ezio Raimondi ha rivolto lo sguardo all'ampio panorama della letteratura europea, e dell'italiana in particolare. Dante, l'umanesimo, Torquato Tasso, i prosatori barocchi, il Settecento di Alfieri, il romanticismo, Manzoni, d'Annunzio, Renato Serra, Gadda: sono solo alcuni degli autori e dei temi su cui ha lavorato, sempre incrociando metodi diversi per sondare fino in fondo la densità della parola letteraria. In occasione del centenario della nascita, il libro ripropone una scelta di sue pagine magistrali, distribuite sull'intero arco temporale che va dal Trecento al Ventesimo secolo. Ne risulta un mosaico da cui riemergono la grande originalità di lettore curioso e inesausto, il rispetto per i libri e l'energia che sempre spiazza le attese di chi legge.
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