Quasi Aurora Consurgens Ave Maria
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Nelle pagine dell'"Ave Maria" trovano spazio l'esperienza di vita e la fede di un cappellano militare, Mons. Francesco Galloni (1890-1976) e di un noto artista milanese, Aldo Carpi (1886-1973). Il lettore che inizia a leggere questo saggio viene colpito e commosso fin dall'inizio, dalla genesi dell'opera, che si rivela subito di carattere esistenziale e di forte impatto emotivo. E' lo stesso Mons. Francesco Galloni che spiega come sia stato spinto dall'amico artista Aldo Carpi a scrivere alcune riflessioni sulla Vergine Maria, basandosi su una collezione di disegni che illustrano la preghiera dell'Ave Maria, che lo stesso Carpi aveva abbozzato negli anni bui dell'internamento al blocco 30 del Campo di concentramento di Mauthausen. La narrazione, affidata a Galloni, si muove tra una rapita contemplazione dell'intimo coinvolgimento di Maria di Nazareth nella storia della salvezza e nella vita della Chiesa, e diversi ambiti della sua esperienza apostolica e religiosa che dalla Grande Guerra, vissuta da Alpino plurimedagliato nel Battaglione Monte Suello, si sviluppa nell'Oriente balcanico dove fonda e dirige l'Opera Italiana Pro Oriente, accompagnato nel suo cammino apostolico da due futuri, Papi Giovanni XXIII° e Paolo VI°.
Il lettore è invitato ad "immergersi" nei singoli capitoli seguendo la sequenzialità del testo o scegliendoli casualmente, potendo in ogni caso gustare, in parole ed immagini, la bellezza della "contemplazione" della presenza e dell'azione di Dio, mai riconducibile a semplice schema.
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