Raffaele Nogaro. 90 anni di radicale mitezza
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Padre Raffaele Nogaro è da oltre quarant'anni un friulano inviato a fare il vescovo nel Mezzogiorno con un viaggio senza ritorno e assumendo il meridione e la condizione di chi ci vive come proprio orizzonte. Una inculturazione riuscita, attraverso la quale padre Raffaele in un territorio segnato da miseria e camorra, degrado politico e malaffare, secolare rassegnazione e vincoli clientelari ha concretamente indicato e praticato un percorso di dignità e riscatto, di denuncia e solidarietà vera, contrapposta a ogni subalternità figlia delle logiche perverse dei rapporti con il potere e il denaro e del collateralismo che in cambio di benefici e privilegi impone la rinuncia alla profezia. Da queste pagine emerge come nella testimonianza di padre Raffaele la condanna di tutte le guerre (anche quelle mascherate da missioni umanitarie), l'impegno per la giustizia, la legalità, la pace, l'ambiente, l'ecologia umana, i migranti e i rom, le persone umiliate e offese, per una Chiesa realmente povera (povera soprattutto di potere) e più ampia si intesse profondamente con la sua "teologia", ossia con una comprensione profonda del mistero dell'evangelo del messia Gesù, inviato dal Padre nella forza dello Spirito, fonte non-esauribile di vita, di rinascita e di orientamento, nel senso delle beatitudini, per la propria esistenza, per tutte le donne e gli uomini, per i vinti e gli scartati, per gli abbandonati e i perseguitati, e per la Chiesa popolo messianico, costituito da "quelli della strada". Prefazione di Valerio Gigante.
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