Il bandito partigiano. Vita e morte del Gobbo del Quarticciolo
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La storia di un ragazzo che si trovò, ragazzino, protagonista della lotta delle borgate romane contro il fascismo. Dopo l'8 settembre 1943 Giuseppe Albano, il «Gobbo del Quarticciolo», compì azioni di grande temerarietà e finì nelle lugubri celle di via Tasso. Dopo la liberazione di Roma - il 4 giugno 1944 - la sua vita cambiò: il giovane fu coinvolto in imprese di criminalità comune e doppi giochi di associazioni neofasciste, oltre a essere inconsapevole protagonista del primo tentativo di strategia della tensione in Italia. Il Gobbo - più che «manipolatore» - finì infatti più spesso per essere manipolato in un gioco troppo difficile da comprendere anche per chi, come lui, a 18 anni era considerato il «nemico pubblico numero uno» a Roma. I racconti e le testimonianze inedite incluse in questo libro accompagnano il lettore verso un «colpo di scena» finale difficilmente prevedibile... Prefazione di Alessandra Kersevan. Postfazione di Pierluigi Amen.
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