Anatole France e Firenze. Nuova ediz.
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Anatole France, considerato un Giusto, premio Nobel 1921 per la Letteratura, è autore erudito dalla vastissima e varia opera letteraria; intellettuale impegnato socialmente contro ogni forma di abuso di potere. Se il linguaggio di qualcuna delle sue opere letterarie oggi ci può apparire manierato, egli comunque merita di essere letto: non è senza una ragione se Proust lo prese a modello del suo Bergotte, anzi, in alcune pagine della sua Recherche, parla espressamente di lui, cita alcuni suoi brani esprimendo tutta la sua stima per l'uomo e per lo scrittore. Giovanni Pascoli gli dedicò nel 1909 un ciclo di lezioni universitarie a Bologna. Molto interessanti apparvero le sue opere a Eugenio Montale, a Leonardo Sciascia, a D'Annunzio e a molti altri; e non solo per il linguaggio classico perfetto e originale. Anatole France fu uomo sensibile alle istanze sociali di giustizia, sempre impegnato a salvaguardare il valore dell'essere umano; avverso a ogni forma di dispotismo e di fanatismo inevitabilmente portatori di violenza e di prevaricazione. Di questi sentimenti sono pregne le sue opere, rivestite di una personalissima ironia.
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