Epifania italiana. I classici di Joyce
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«Sei reale, mio ideale?», si chiede Gerty MacDowell sulla spiaggia di Sandymount, in "Ulisse". La stessa domanda rivolge qui Giulia Ricca, da diverse angolazioni, a Joyce lettore di Dante e D'Annnunzio, creatore di una nuova estetica e di una nuova forma romanzesca. L'epifania, da originaria espressione usata da D'Annunzio nel "Fuoco", diventa in Joyce vera e propria teoria della rappresentazione e obliquo fondamento di un nuovo realismo. Allo stesso modo Joyce legge Dante, filosofo scolastico visionario, e Cavalcanti e le sue epifanie negative all'orizzonte estremo del conoscibile: con questi antichi maestri italiani, Joyce esplora regioni sconosciute, tra correnti sotterranee e rigore classico, per una letteratura che, anche in un'epoca di «dissoluzione della realtą», ribadisca la sua identitą umanistica.
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