ACCEDI

Nessun account trovato. Riprova.


Login
Orari Negozio:

Lunedì

: 15.30-19.30

Martedì-Sabato

09.00-12.30/15.30-19.30

Orari Negozio

Lunedi': 15.30-19.30
Martedi'-Sabato 09.00-12.30/15.30-19.30

Storia naturale del tatto

di Crucianelli Laura

  • Prezzo online:  € 17,00
  • ISBN: 9791221209402
  • Editore: Utet
  • Genere: Educazione / Didattica
  • Dettagli: p. 192
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

«Il tatto viene prima della vista, prima della parola», scrive Margaret Atwood nel suo romanzo "L'assassino cieco". «È la prima lingua e l'ultima, e dice sempre la verità.» La nostra biologia lo conferma. Il tatto è il senso attraverso cui incontriamo il mondo e l'ultimo a lasciarci quando siamo alle soglie della morte. Dei cinque sensi è il più pervasivo e si manifesta con modalità profondamente diverse tra loro. Ci informa sulle forze fisiche che agiscono su di noi, come temperatura e pressione, ci permette di stabilire un contatto significativo con gli altri. Ma, soprattutto, con il tocco delle nostre mani siamo in grado di esprimere e trasmettere emozioni: nessun altro senso, infatti, ha i poteri benefici di una carezza amorevole verso un figlio o un partner, che lo rendono fondamentale nella formazione della nostra identità. Eppure, anche per questo il tatto è il senso che più di tutti modula i suoi limiti sulle convenzioni morali. Nel tempo il nostro modo di rapportarci agli altri è andato modificandosi costantemente e il tatto è diventato insieme strumento di trasformazione e lente attraverso cui leggere la società. Basti pensare a come sono cambiati gli scambi fisici dopo il #MeToo o il Covid: l'inserimento della distanza sociale, la limitazione delle strette di mano e il divieto di abbracciarsi, o ancora il riconoscimento del tatto come strumento coercitivo e destabilizzante. In questa singolare "Storia naturale del tatto" Laura Crucianelli, neuroscienziata e docente universitaria, miscela la sua esperienza di ricerca clinica e le sue letture, gli studi di psicologia e l'attualità, costruendo il sorprendente e inedito ritratto del primo senso, il più sottovalutato.

Vuoto