Luigi Fabbri. Un maestro anarchico (1877-1935)
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Nella biografia dell'anarchico Luigi Fabbri (1877-1935) poco indagati sono il pensiero pedagogico e l'attività di maestro elementare: aspetti con cui si è confrontata Lilith Verdini, anch'essa maestra. Ne emergono una teoria e una pratica di rinnovamento della scuola anticipatrici di concetti educativi di grande attualità, attente allo sviluppo integrale e al rispetto delle attitudini personali, per la formazione di individui liberi di pensare e consapevoli del più ampio contesto sociale. L'autrice rintraccia negli archivi anche la carriera del maestro Fabbri: dal percorso di abilitazione alle prime supplenze a Crespellano (con un curioso incrocio di destini con un altro socialista aspirante maestro, Benito Mussolini), dalla cattedra a Fabriano alla sospensione per ragioni politiche dopo i moti della Settimana rossa, fino al rifiuto di prestare giuramento di fedeltà al re e allo Stato. Coerenza che costa cara al maestro anarchico, destituito e costretto all'esilio in Uruguay dove, presso la Scuola italiana di Montevideo, riprende un'intensa quotidianità didattica, di cui è preziosa testimonianza il suo registro scolastico, qui trascritto. Prefazione di Francesco Codello.
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