Il delitto immaginario. Chi ha ucciso Molière?
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Gli attori sono gente strana. Nella Parigi inquietante e oscura del 1600 brilla la luce di Jean-Baptiste Poquelin, detto Molière. Amato dai parigini per le sue graffianti e divertenti commedie, egli deve destreggiarsi fra scandali di corte, intrighi, invidie, amori, avvelenamenti e amanti del Re. E deve guardarsi dai molti nemici che le sue commedie hanno messo alla berlina: nobili, borghesi e soprattutto il clero, che lo vorrebbe al rogo. Fortunatamente Luigi XIV, il Re Sole, lo stima e lo protegge. Ma il grande commediografo muore quasi improvvisamente, durante le repliche del "Malato immaginario. La sua morte, collegata ad altre morti sospette, dà il via ad una pericolosa indagine svolta da Nicolas De La Reynie, il primo poliziotto della storia francese, che, dal prestigioso salotto della Marchesa di Montespan alla truce "Corte dei Miracoli", lo vedrà scendere in un abisso senza fine. Questo è un romanzo di fantasia, ma "quasi" tutto è accaduto realmente. Tutti i personaggi sono realmente esistiti e le loro vicende sono riportate come vengono descritte dalla Storia. Gli incredibili avvenimenti successi a Parigi nella seconda metà del 1600 - cospirazioni, efferati omicidi, messe nere, orrori che nemmeno la fantasia del più abile giallista riuscirebbe mai ad escogitare - costituiscono lo sfondo di questo "delitto" che, incastrandosi perfettamente nei fatti storici, potrebbe anche essere reale e non "immaginario".
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