La forma del serpente
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Una serie inspiegabile di omicidi scuote la questura di Napoli. Le vittime sono persone normali senza legami con la malavita, eppure c'è un sottile filo rosso che le collega. Il giovane ispettore Montella, tartassato dall'arcigno e invisibile superiore, il dottor Altieri, non sa che pesci prendere, così accetta l'aiuto di Soriano e Giappo, due falchi della squadra mobile napoletana. O meglio, visti i loro metodi poco ortodossi, li lascia fare. È trascorso quasi un anno dai terribili avvenimenti legati a una vicenda sanguinosa che ha visto una brigata raccogliticcia e colorita, composta da diseredati, prostitute, un ex-galeotto, un ragazzino e i due falchi, opporsi strenuamente al peggiore dei nemici, l'assassino seriale chiamato Vetro. La pace sembrava essere tornata, ma accade qualcosa che costringe il gruppo a ricostituirsi. Una presenza fatta di vapore velenoso, senza motivo apparente li coinvolge in una partita di domino il cui fine è eliminare ogni ostacolo che si frapponga tra lui e il suo scopo. Nel gioco del domino, la forma del serpente è la figura disegnata sul tavolo dalle tessere cadute una dietro l'altra. Ecco lo schema, ma anche la certezza che non si tratta di un gioco. La forma del serpente è fatta di cadaveri. Non resta che lottare con tutte le proprie forze contro un artefice tanto diabolico, quanto capace di deformare passato, presente, realtà e immaginazione fino a renderli indistinguibili tra loro seguendo le regole di un trattato cinese di strategia militare scritto 26 secoli fa, l'arte della guerra.
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