Gli altri erano camerati, noi ci sentivamo fratelli...
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La nuova edizione di un testo scritto a poco più di vent'anni di distanza da quel tragico inverno del 1944, quando i partigiani della Brigata "Mazzini" cercavano disperatamente un rifugio. "Bussate e vi sarà aperto", dice il Vangelo, e don Luigi Pascoli (nipote del famoso poeta) aprì la porta della canonica: «dividemmo il pane, la casa, la paura e il rischio e unimmo il nostro coraggio, la nostra fede, il nostro amore e la grande sconfinata ansia di pace e di libertà», ricorda l'autrice. Anche don Pascoli fu un "ribelle per amore", e la sua figura testimonia il ruolo determinante di tanti cattolici nella lotta di Liberazione. Un ritratto commosso è dedicato alla coraggiosa madre di don Pascoli, Lucia Volpe, archetipo delle donne impegnate nella Resistenza al nazifascismo. In appendice, oltre a una intervista e a due interventi di Lina Tridenti, il suo profilo biografico e quello di Lino Monchieri, suo compagno di vita, con il quale ha condiviso la passione educativa e l'impegno civile.
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