Questo fascicolo di «Frontiere della Psicoanalisi» è dedicato alla complessità della passione dell'odio e alla sua natura ambivalente: forza distruttiva capace di annientare l'altro e, al contempo, elemento essenziale per la coesione sociale e la costruzione dell'identità. Attraverso una pluralità di prospettive - psicoanalitiche, storiche, letterarie e filosofiche - il numero esplora le manifestazioni dell'odio nella clinica e nella cultura. Dalla sua funzione nelle dinamiche di transfert alla sua rappresentazione nei miti, nella storia e nell'arte, l'odio emerge come una passione ineludibile, capace di dare forma tanto alla psiche individuale quanto ai legami collettivi. Il volume invita a riflettere sul ruolo dell'odio nella nostra società, a comprendere le sue origini e a cercare nuove strategie per contrastarlo, indispensabile dunque per tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza di un sentimento che, seppur oscuro e distruttivo, continua a plasmare la nostra storia.